Le antiche celebrazioni pasquali sono parte delle tradizioni della comunità di Mendicino. Questa manifestazione potrebbe risalire addirittura al Medioevo, ma le testimonianze più precise risalgono al 1900 quando alcune donne lasciano traccia di questa manifestazione. Interrotta allo scoppio della seconda guerra mondiale, è stata ripresa a guerra finita su esortazione dei tanti soldati mendicinesi che ritornavano dai campi di prigionia. Era il 1946 quando le Congregazioni di Santa Caterina e del Carmelo ne organizzarono la ripresa. Gli atti più rappresentativi riguardano l’Ultima Cena, il Processo a Gesù, la Via Crucis che vengono messi in scena per le strade dei tre centri storici (con partenza dal sagrato della chiesa di Santa Caterina), Castello, Sotto la Motta e Sopra la Motta. Unico nel suo genere questo tipo di evento è caratterizzato dal gruppo della flagellazione, da due piccoli angeli che con ingenuo canto confortano Gesù che trascina la Croce, dal gruppo delle pie donne che accompagnano la Madonna, dagli Apostoli e da Pilato ed Erode con le corti al seguito. Altri personaggi sono U Pinnune o staffetta che indica la strada verso il Calvario richiamato da tre squilli di tromba e dal battere di un tamburo e di una grancassa. Poi il gruppo dei mistieri che narrano cantando la Passione del Cristo. Infine viene rappresentata la crocifissione sotto la Torre dell’Orologio in sommità del rione Castello.